20 Giu Arredamento di lusso in stile: come arredare la tua casa in stile classico
Arredamento di lusso in stile: come arredare la tua casa in stile classico
Cos’è lo stile classico, e in particolar modo in cosa si distingue quando viene applicato all’arredamento? Se volessimo trovare un aggettivo per definirlo, sceglieremmo “intramontabile”, oppure “immortale”: classicismo equivale infatti alla capacità di superare indenne le mode passeggere, mantenendo inalterato un concetto di stile talmente elevato da rappresentare l’epitome del buon gusto per eccellenza e il punto di riferimento anche nelle epoche successive.
Chi sceglie di arredare la propria casa in stile classico non mira, generalmente, a ricreare il passato quanto piuttosto a trasportare nel presente stilemi di eleganza e raffinatezza che sono, per loro natura, atemporali.
Nell’interior design, lo stile classico dei mobili realizzati oggi si ispira a particolari epoche storiche reinterpretandole con la sensibilità attuale, in modo che gli elementi d’arredo possano mantenere un’estetica riconoscibile e adattarsi, al contempo, alle varie necessità funzionali degli ambienti che abitiamo. Da centotrentacinque anni, Angelo Cappellini soddisfa proprio questi obiettivi di design riproducendo preziosi arredi in stile perché rispondano, con la loro qualità e la loro estetica, a tutte le esigenze del lifestyle contemporaneo.
C’è una profonda nobiltà nell’arredamento in stile classico, una dichiarazione d’intenti e un’attenzione assoluta alla cura dei materiali, che si tramuta in bellezza autentica per ogni pezzo.
Il legno è, generalmente, il materiale principe per questo tipo di soluzioni d’arredo: massiccio e finemente lavorato, dall’impatto visivo importante e capace di definire il carattere degli spazi, può essere abbinato a vetro, pietre, tessuti sontuosi, marmo, metalli. Difficilmente il design degli elementi d’arredo in stile classico sarà eccessivamente lineare e minimalista: al contrario, racconterà l’esperienza e la visione estetica di mastri ebanisti talentuosi con le sue linee ricercate e complesse, capaci di trasmettere autorevolezza e calore in qualunque ambiente.
Nell’arredamento, lo stile classico non si limita a meri pezzi d’antiquariato ma può declinarsi anche in proposte realizzate oggi nel pieno rispetto dei dettami estetici di una particolare epoca. Il risultato è la creazione di setting immortali e di grande fascino, in cui ogni pezzo ha un suo ruolo ed estetica ben definiti. I tipici colori caldi e neutri dei mobili e dei complementi possono abbinarsi a opere d’arte o a sinuosi elementi d’arredo tessile, a rivestimenti e superfici in boiserie, esaltando la complessità di ogni dettaglio attraverso spazi completi.
Infine, è importante ricordare che sebbene lo stile classico abbia spesso alcune caratteristiche comuni, non si declina in una versione soltanto – ma muta ed evolve con i periodi storici e da essi prende ispirazione quando realizzato da aziende contemporanee come Angelo Cappellini.
Classici senza tempo: l’arredamento in stile Luigi XIII, XV e XVI
Tra i mobili d’epoca o gli elementi d’arredo classici che si ispirano all’estetica del passato, gli stili Luigi XIII, XV e XVI sono ancora oggi tra i più richiesti e apprezzati.
Con lo stile Luigi XIII ci troviamo immersi in una fase di transizione che, temporalmente, si colloca tra il Rinascimentale e il Barocco. È il momento delle suggestioni estetiche provenienti dalle Fiandre, che si riflettono in mobili esuberanti nelle decorazioni e monumentali nelle dimensioni.
Il legno è ancora grande protagonista, ma l’elenco dei materiali include ora anche un impiego espressivo e frequente di pietre dure, madreperla e avorio soprattutto per gli intarsi, ispirati all’eleganza barocca di foglie e volute ma anche incentrati su motivi zoomorfi.
L’elemento fortemente identificativo dell’arredamento in stile Luigi XIII è la colonna, che viene finemente scolpita in varie modalità: a rocchetto, a spirale, a roccia, a bulbo. Non è quasi mai fine a sé stessa, quanto piuttosto parte integrante di sedie, poltrone e tavoli, di cui va a costituire le gambe. È un grande contrasto con le linee rette e le decorazioni geometriche che caratterizzano pannelli e ampie superfici, lavorate con cura utilizzando losanghe e punte di diamante.
Per quanto riguarda invece i tessuti a corredo dei mobili, c’è abbondanza di frange e velluti, soprattutto in seta di colore verde, giallo brunito e rosso.
Ora più che mai l’estetica dell’elemento d’arredo inizia ad associarsi al suo comfort: l’imbottitura fissa di sedie e poltrone sostituisce i cuscini, gli imbottiti trovano spazio nei salotti e nei foyer, l’armadio rimpiazza il tradizionale baule, il divano – o canapè – sostituisce la panca. È l’inizio dell’arredamento di funzione, così come lo conosciamo oggi.
L’arredamento in stile Luigi XV, originariamente diffuso tra il 1720 e il 1760, si caratterizza anch’esso per particolari tratti distintivi che lo rendono ancora oggi immediatamente riconoscibile. Alla passione per la raffinatezza spigliata e leggera della nobiltà francese dell’epoca si uniscono rivoluzionarie innovazioni tecniche nella lavorazione del legno, dando vita a collezioni ispirate al Rococò tedesco e italiano ma non per questo meno originali.
La ricercatezza delle fatture artigianali si concentra su strutture più esili e affusolate rispetto al passato, leggere nell’impatto scenico e rese ancora più espressive dalla presenza di linee asimmetriche e sinuose. Siamo in un momento storico di grande cambiamento, e le corti preferiscono pensare con leggerezza – arredando i loro ambienti con arredi meno solenni e più fantasiosi. L’interior design del tempo è segnato anche dal naturalismo, dall’inclusione di ornamenti a rocaille (la forma a conchiglia) che diventa leitmotiv per l’intero impianto decorativo, dalla massima precisione degli intagli che restituiscono motivi floreali e disegni, messi in risalto da cromie a contrasto e chiaroscuri.
Più di tutto, però, l’arredamento in stile Luigi XV è il primo che davvero differenzia ogni pezzo in relazione alla sua funzione: è in questo periodo che nasce quella che ancora oggi conosciamo col nome di “secrétaire”, che aumentano i tavolini utilizzati per ambienti diversi come il salotto, il gioco o la toeletta, e in cui persino le sedie e le poltrone prendono forme diverse a seconda dell’applicazione.
La più celebre tra le poltrone in stile Luigi XVI? Quasi certamente la bergère, con la sua seduta bassa, generosa e soffice, i comodi braccioli e lo schienale arricchito da poggiatesta.
L’arredamento in stile Luigi XVI subisce, a sua volta, una nuova mutazione: niente più asimmetrie e fantasiosi balzi creativi, quanto piuttosto forme monumentali, massicce e geometriche che mettono da parte la spensieratezza del passato prediligendo invece un gusto più semplice, ma comunque raffinato ed elegante. La cura dei dettagli è quella di sempre, perché la perfezione tecnica ha a questo punto raggiunto la sua apoteosi: i pezzi sono opere d’arte uniche, quasi impossibili da replicare copia su copia in modo identico.
È questo stile d’arredamento che identifica il cosiddetto periodo d’oro del mobile francese, anche grazie a ebanisti di grande fama come Adam Weisweiler e Jean Herni Riesener. Le richieste si orientano prevalentemente su essenze lignee di colorazione media, come il ciliegio e il rovere, ma particolarmente amati sono anche l’ebano e il mogano per la loro intrinseca preziosità. Continua la grande passione per i giochi cromatici e i chiaroscuri, e cresce quella per la commistione di materiali diversi: tavoli e cassettoni hanno spesso ripiani in marmo chiaro, mentre la seta impreziosisce le sedute.
Per quanto riguarda infine gli elementi decorativi, nell’arredamento Luigi XVI c’è un ritorno al rigore rispetto allo stile Luigi XVI: gli intarsi sono geometrici, sobri ed eleganti, spesso focalizzati sulla rappresentazione di chimere e iconografie mitologiche – sebbene non sparisca del tutto la presenza di ghirlande, festoni, motivi floreali e foglie d’alloro.
I mobili stile Impero e l’arredamento Biedermeier
Per quanto riguarda lo stile Impero, che si diffonde in Francia nel 1801 e perdura per i successivi vent’anni, esso è espressione di magnificenza architettonica applicata anche all’arredamento d’interni.
Ci troviamo di fronte a uno stile neoclassico che si ispira, essenzialmente, alle antiche realizzazioni romane, greche e addirittura egizie tornando però alla loro essenza: le linee curve del passato vengono abbandonate per lasciare spazio a design squadrati e decisamente più semplici, ma soprattutto capaci di esaltare proporzioni e simmetrie.
Il risultato non è un arredamento più discreto nell’estetica, al contrario: la semplicità non significa povertà stilistica, quanto piuttosto attenzione all’essenzialità sia nelle realizzazioni più lineari che in quelle più complesse. Con l’arredamento in stile Impero, ci troviamo di fronte a quello che potremmo definire un “lusso ragionato” che non desidera sfoggiare lo sfarzo fine a sé stesso ma racconta ambienti eleganti e funzionali anche quando di dimensioni non generose come i grandi palazzi.
Sono queste le caratteristiche che rendono lo stile Impero molto amato ancora oggi: l’atmosfera regale e signorile declinata attraverso le simmetrie e le proporzioni, per un design d’interni che deve necessariamente prestare attenzione al corretto abbinamento tra mobili e complementi d’arredo per “funzionare” davvero.
E funzionalità è anche la parola d’ordine per l’arredamento Biedermeier: le linee geometriche, semplici, sono ancora al loro posto e non sembra esserci più spazio per le decorazioni sfarzose di un tempo né per gli ornamenti bronzei. L’eleganza, tuttavia, rimane immutata e classica, atemporale ed eterna – tanto da trovare collocazione anche nelle case di oggi. I mobili sono certamente decorati, ma il focus è sul disegno naturale del legno o sul contrasto tra essenze più chiare e più scure.
Anche le tipologie di materiale mutano: al fascino intenso dello scuro mogano si prediligono ora essenze lignee di tonalità più chiare come il noce e il faggio, con impiallacciature in frassino, betulla e ciliegio sulle porzioni di mobilio meno visibili.
L’iconografia decorativa mette da parte tutto ciò che racconta la marziale estetica imperiale a favore di forme geometriche quali losanghe e rettangoli, oppure figure naturalistiche rese con tecniche artigianali straordinarie, curate ed estremamente all’avanguardia rispetto al periodo precedente.
L’arredamento in stile Biedermeier favorisce la presenza di buffet, eleganti cassettoni e secrétaire che vengono ereditati dallo stile Impero, seppure addolciti nelle proporzioni e rimpiccioliti nelle dimensioni. Nascono anche nuovi elementi d’arredo, come il secrétaire a ribalta e la credenza servante a vetrina, mentre il mobile fulcro della casa sembra essere la commode alla cappuccina, con le sue ante con cassetti interni e cintura sagomata.
La filosofia d’arredo del periodo è orientata alla comodità: un concetto portato avanti nel tempo e presente anche nelle case in cui abitiamo oggi.
Lusso che non conosce mode: abbinare l’arredamento in stile classico per un’eleganza immortale
Siamo certi che aver introdotto i più celebri e apprezzati stili d’arredamento classico, ancora oggi molto richiesti per l’interior design residenziale (e non solo), abbia aiutato a comprendere come sia possibile definire un progetto d’interni “moderno” che si rifaccia a quelle estetiche e a quelle specifiche peculiarità trovando un trait d’union tra passato e presente.
L’abbinamento degli arredi in stile classico, sia che facciano riferimento a un particolare periodo storico sia che esprimano una commistione di stili differenti e complementari, dà ancora oggi vita ad ambienti di massima eleganza e pregio assoluto. L’imprinting rimane caldo, accogliente, perfetto per chi si innamora di un singolo elemento d’arredo per estendere poi la sua passione a progetti d’interior completi.
Oggi, arredare una casa in stile classico significa raccontare, nel presente, la perfezione stilistica del passato.
Desideri arredare la tua casa in stile con il supporto degli art director di Angelo Cappellini? Siamo a tua completa disposizione per offrirti la nostra consulenza.