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Arredamento Luigi XV: uno stile leggero con forme naturali

Arredamento Luigi XV: uno stile leggero con forme naturali

Linee asimmetriche, forme sinuose e dinamiche, decorazioni all’insegna del naturalismo più ispirato sono soltanto tre delle numerose caratteristiche che rendono l’arredamento in stile Luigi XV uno tra i più facilmente identificabili da parte di tutti gli appassionati di interior design classico e mobili d’epoca.

Per comprenderne esattamente le peculiarità, è tuttavia importante fare un passo indietro e dedicarci prima di tutto a qualche cenno storico.

L’arredamento in stile Luigi XV ha origine in Francia, durante la reggenza del sovrano Luigi XV di Borbone. In questo caso, i nostri anni di riferimento sono quelli tra il 1720 e il 1760, nel corso dei quali si verifica una vera e propria una rivoluzione nell’interior design e nell’intero concetto di arti decorative. Un cambiamento talmente detonante da influenzare tutti quelli successivi ma che, al tempo, porta soprattutto alla nascita di uno stile di arredamento ancora oggi considerato tra i più riconoscibili in assoluto.

È anche importante precisare che l’aspetto “immaginifico” che caratterizza i mobili di questa corrente è fortemente connesso alla filosofia e alla cultura di corte dell’epoca: l’aristocrazia si trova ormai sulla via del tramonto, e affronta il declinare della sua esistenza evadendo dalla realtà e dedicandosi primariamente a eventi mondani.

Tra l’inizio e la metà del Settecento, la nobiltà francese è dunque impegnata soprattutto nella cosiddetta “vita da salotto”, e gli arredi dell’epoca incarnano le sue esigenze, il suo gusto estetico e la sua idea del mondo: lussuoso, elegante e ricco di dettagli, ma in un certo senso anche caratterizzato da una certa intrinseca evanescenza.

Le caratteristiche dell’arredamento in stile Luigi XV

L’arredamento in stile Luigi XV ha caratteristiche molto specifiche che abbiamo soltanto accennato in apertura di articolo. Rispetto ai monumentali, imponenti mobili del passato, siamo ora di fronte a linee contraddistinte da marcate asimmetrie, forme esili e talvolta quasi sfumate, silhouette sinuose ed eleganti, decorate quasi sempre con motivi naturali.

È il momento dei pattern, dei disegni, degli intagli e dei giochi cromatici che richiamano tutto ciò che è natura: un esempio è la decorazione cosiddetta decorazione a rocaille, che viene di solito eseguita abbinando conchiglie e pietre e si trasforma nell’immancabile leit motif per un’infinità di elementi d’arredo.

Gli ambienti arredati in stile Luigi XV sono splendidi da vedere anche grazie alla commistione di materiali diversi: oltre all’immancabile legno (prevalenti sono soprattutto l’abete, il rovere e il pioppo), sono ora presenti anche il bronzo, la porcellana, le pietre naturali, i tessuti sontuosi e riccamente decorati, le finiture laccate che sembrano prendere ispirazione dall’Oriente.

Più di tutto, però, lo stile Luigi XV è rivoluzionario perché inserisce negli spazi elementi d’arredo del tutto inediti: alcuni esempi sono il bureau-plat, una scrivania dall’estetica leggerissima e che presenta gambe curve e tre cassetti; il secrétaire a ribaltina con i suoi tanti cassetti; il bonheur du jour, una sorta di toeletta che viene però utilizzata anche per la corrispondenza.

Particolarmente degno di nota è infine il cassettone, chiamato commode, ancora oggi considerato l’elemento d’arredo in assoluto più rappresentativo di questa corrente di interior design. Anch’esso – come tutti gli altri mobili – si distingue per la sua silhouette curva e morbida, mostra fianchi tipicamente bombati e preziosi intarsi in stile naturalistico (prevalentemente a suggestione floreale) o ispirati all’arte orientale. Le gambe, in piena assonanza con gli elementi tipici dello stile Luigi XV, sono curvate secondo una precisa forma a S.

Gli ambienti della casa in stile Luigi XV: ecco qualche suggerimento

Arredare la propria casa in stile Luigi XV significa saper riconoscere in modo chiaro le caratteristiche che identificano ciascun pezzo, e avere la capacità di combinarli in modo ottimale così da creare ambienti ben delineati nell’estetica e nella funzione, capaci di rappresentare un punto d’incontro tra l’eleganza del mobile d’epoca e l’esigenza abitativa attuale.

La precisazione da fare, in questo senso, è legata all’essenza stessa dell’arredamento classico. Non si tratta di una combinazione di elementi nata per dar vita a spazi démodé ma, al contrario, di una sintesi stilistica progettata per esaltare lo splendore di alcuni tra i pezzi più iconici mai concepiti. In termini pratici, questo significa che un arredamento con mobili d’epoca può ancora oggi risultare attuale e straordinariamente integrabile al lifestyle odierno.

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Chi sceglie di arredare la propria casa seguendo questa filosofia riesce a individuare il punto d’incontro tra le caratteristiche tipiche di ogni elemento e complemento e la loro attualizzazione, realizzando ambienti sofisticati e senza tempo, in cui ciascun mobile è rappresentazione di pura maestria artigiana.

Per quanto riguarda le varie stanze di una casa arredata in stile Luigi XV, non potranno certamente mancare gli elementi che abbiamo descritto poco sopra: la scrivania, la toeletta, il cassettone, tutti grandi “pilastri” di questa corrente.

La loro collocazione è generalmente piuttosto versatile: la prima potrà trovare spazio nello studio o nell’home office, ma anche in salotto e persino nel foyer in virtù della sua estetica leggerissima. La seconda è rigorosamente destinata alla camera da letto, non soltanto per la sua funzione di consolle ma anche perché lo scambio di missive rappresenta un momento prezioso e privato, da vivere negli spazi più personali. La commode, infine, nasce per la camera da letto ma è versatile a sufficienza da rappresentare un elemento centrale in qualunque tipo di ambiente: dopotutto, nulla è più flessibile nell’impiego di un cassettone.

Per il salotto, la chiave sono ovviamente le poltrone e i divani. Entrambi questi elementi d’arredo sono identificabili come in stile Luigi XV quando mostrano una realizzazione in legno nazionale, quale la quercia, il faggio o il noce. Le forme dovranno naturalmente rispettare gli stilemi di flessuosità e leggerezza visiva tipici di questa corrente. Inoltre, gli schienali si presenteranno più bassi rispetto al passato e le sedute diventeranno più ampie e confortevoli, invitando al relax anche grazie alla presenza dei grandi braccioli imbottiti. Le gambe dei divani e delle poltrone – ma anche delle sedie – saranno rigorosamente a vista, esili e curvilinee, ben lontane dalla struttura a balaustro che caratterizzava il design Luigi XIV.

Tra le poltrone più amate per arredare un salotto in stile Luigi XV figurano la duchesse e il modello à la reine, ma anche le note bergère e marquise. La prima ha un’origine particolarmente curiosa, perché c’è chi ritiene che debba il suo nome alla celebre Madame de Pompadour, la favorita del sovrano: presenta uno schienale inclinato e una profonda seduta resa ancora più confortevole dai braccioli arretrati e imbottiti.

La bergère, nata nel 1725, vanta invece uno schienale ampio che si fa tutt’uno coi braccioli e una seduta molto generosa, dall’estetica “piena”. Il sedile è arricchito da un soffice cuscino rivestito nel medesimo tessuto che ricopre l’intero elemento.

Per quanto riguarda i divani, i modelli dell’epoca si adattano a spazi dimensionalmente meno grandiosi rispetto al passato e, dunque, si rimpiccioliscono. Le tipologie disponibili sono varie, quasi tutte progettate per accomodare tre persone. Il più celebre è senza dubbio il cosiddetto marquise, che allo sguardo si presenta quasi come una poltrona ingrandita e accuratamente modellata. L’alternativa principale è rappresentata dal divano duchesse, con il suo seducente dorso a gondola.

E che dire dei tavoli in stile Luigi XV? La loro silhouette è certamente più semplice e leggera rispetto al passato, e le dimensioni disponibili si ampliano all’insegna di ambienti domestici sempre più versatili e poliedrici. Le gambe cabriole contribuiscono a regalare un look etereo e quasi sfuggente, mentre le tipologie proposte richiamano il concetto di multifunzionalità che ora inizia a farsi strada nel settore dell’arredamento: spazio agli svuota-tasche (vide-poche) all’ingresso, agli chevets impiegati come comodini, ai tavoli porta-gioielli (serre-bijoux) per il boudoir e, per il salotto, ai tavoli à ouvrages – veri e propri elementi d’arredo dall’impiego molteplice talvolta chiamati anche tricoteuses o chiffonnières.

Per l’arredamento in stile Luigi XV della camera da letto, il cuore della stanza sarà rappresentato da uno splendido letto a baldacchino – quest’ultimo, pur mutato nell’estetica, è un elemento d’arredo che sembra infatti tramandarsi sostanzialmente immutato da stile a stile. Rispetto al passato, la sua estetica complessiva è tuttavia decisamente meno imponente, e le dimensioni sono ridotte soprattutto nei nuovi modelli à la polonaise. Rispetto ai modelli a baldacchino in stile Luigi XIV, i letti à la polonaise hanno altre caratteristiche identificative differenti: la spalliera è ad esempio della medesima lunghezza del letto, e il baldacchino è decorato con drappeggi preziosissimi.

Angelo Cappellini: qualità artigianale italiana per il tuo interior design in stile Luigi XV

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Nei cataloghi dell’azienda italiana, lo stile Luigi XV è esplorato con collezioni eleganti, curate fin nel minimo dettaglio e caratterizzate dalla selezione attenta di materiali, finiture e lavorazioni: Massini, Canale, Belli, Mantrovani, e Giusti sono alcune delle soluzioni offerte dal brand per l’arredamento in stile Luigi XV del salotto in cui la preziosità degli elementi tessili completa, come la tela di un’opera d’arte visiva, la spettacolare cornice delle forme.

Anche per la camera da letto Luigi XV Angelo Cappellini offre tutte le risposte con le collezioni Leoncavallo e Strauss: sontuosi elementi d’arredo che raccontano uno spazio privato permeato dell’eleganza immortale di uno stile che è epitome di sofisticatezza e semplicità allo stesso tempo, di accuratezza progettuale e formidabile vocazione artistica.

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